domenica 27 aprile 2008

SEYCHELLES: Istruzioni per l'uso


Ho pensato di scrivere un articolo per dare qualche suggerimento pratico a chi avesse intenzione di visitare queste affascinanti isole dell’oceano indiano.

Le Seychelles sono state la meta prescelta per il mio viaggio di nozze.

Non è mia intenzione dilungarmi troppo nella descrizione delle località visitate per almeno due ragioni: primariamente poiché le sole parole sono decisamente insufficienti ad esprimere emozioni scaturite in quei luoghi meravigliosi e, secondariamente, perché sul web e nelle librerie si trovano numerosi documenti esplicativi al riguardo.

Ovviamente però qualche piccolo cenno va dato, per lo meno per collocare geograficamente quei luoghi e segnalarne le principali località.
Le Seychelles, sono raggiungibili dall’Italia dopo circa otto ore e quindici minuti di volo, sono localizzate al di sotto dell’equatore di circa tre-nove gradi, praticamente un “po’ prima” delle Mauritius e del Madagascar.
Nonostante la molteplicità d’isole ed isolotti costituenti tale nazione, le principali località (in ordine d’importanza) sono: Mahè (la capitale), Praslin e La Digue.
Paesaggisticamente parlando Mahè è molto meno attraente di Praslin e La Digue che, seppur con differenti sfumature, sono davvero sorprendenti, meravigliose, paradisiache, caratterizzate da incontaminate spiagge d’abbacinante splendore, vegetazione rigogliosa e fauna multicolore.

La Digue è tra le tre città quella più particolare. Vivibile al 100%, sul suo territorio ci si sposta esclusivamente in bicicletta o tramite carretto tirato da buoi; la vita al suo interno scorre secondo i ritmi di una volta: ci si sveglia presto e presto si va a dormire. Nessun’attrattiva notturna ma tanta, tanta natura. Ricordo ancora con emozione quando ad ogni risveglio, aprendo la porta del lodge, trovavo in giardino innumerevoli galline e pulcini allo stato brado che se la razzolavano completamente indisturbate e la significativa quantità e varietà d’uccelli che, in ricerca perenne di cibo, non avevano timore di lasciarsi avvicinare dall’uomo. Inutile ribadire che le spiagge ed il mare lasciavano letteralmente senza fiato!

Praslin è la località più turistica e meglio organizzata, in un certo senso anche la più affollata (affollamento vuol dire trovarsi in spiaggia con più di dieci persone N.d.R.).
Dotata di strutture alberghiere di prim’ordine oltre a caratterizzarsi per le solite spiagge incantate ha al suo interno la Valleè de Mai: una foresta di palme, protetta dall’UNESCO, sulle quali cresce il rarissimo Coco de Mar (una noce di cocco a forma di “pisello” o “passera” a seconda del sesso della pianta). A Praslin, come unica possibilità di divertimento notturno, è presente una discoteca (ma l’ho sempre vista chiusa) ed un Casinò molto informale ed a prezzi modici.

A proposito di prezzi…

…Attenzione: una vacanza in quei luoghi è onerosa, indipendentemente dal tipo di soluzione scelta, per l’alloggio ed il vitto.
Il turismo “fai da te” non è molto tutelato giacché ogni attività “per turisti” è sostanzialmente disciplinata da tre unici Tour Operators locali (riconosciuti dal governo) presenti in quei luoghi.
I prezzi sono sostanzialmente unificati e pertanto non esistono opportunità date all’acquirente grazie alle normali dinamiche concorrenziali.
Mediamente un escursione non costerà mai meno di 80 € mentre il noleggio quotidiano di un’autovettura almeno € 50.

Nelle strutture alberghiere riservate ai turisti non viene accettata valuta locale (rupia) la quale, peraltro, ha un tasso di cambio significativamente variabile: un euro viene cambiato a cinque in albergo, a sei in banca e…a NOVE nei negozi (gestiti quasi esclusivamente dalla comunità indù).

Un pranzo composto da un piatto unico, la birra e un caffè non costa mai meno di 120 rupie.
Acquistando bibite, rigorosamente in bottiglie di vetro, in un negozio dovrete pagare due rupie di cauzione su ogni vuoto.
Le sigarette hanno un costo stratosferico eccezion fatta per quelle locali, decisamente apprezzabili ma vendute malvolentieri ai turisti.
Un pacchetto di Marlboro può costare anche 6.5 €!!!

Non illudetevi di trovare souvenirs di particolare bellezza, alle Seychelles sostanzialmente non ne vengono prodotti; spesso troverete esposti magnifici parei che però saranno d’importazione Mauritiana o, peggio ancora, cinese.

Ricordatevi di mettere in valigia un adattatore elettrico; le prese di corrente sono diversissime dalle nostre e, anche se normalmente gli hotels ne mettono a disposizione uno per camera, può essere utile disporne di altri per ricaricare telefonini e videocamera mentre vostra moglie si asciuga i capelli con il phon che ostinatamente si è voluta portare dall’Italia, nonostante ce ne sia uno bello e funzionante messo a disposizione dall’albergo…

La gente del posto è molto bella (soprattutto le indigene intorno ai 20 anni), disponibile, sorridente e cordiale. La lingue ufficiali sono il creolo, il francese e l’inglese ma molti “masticano” anche qualche parola in italiano.
Attenzione! Nonostante la tranquillità di quei luoghi spesso accadono furti nelle stanze lasciate aperte ed incustodite da turisti babbei e, da quello che ho potuto capire e vedere, tali “colpi” vengono messi a segno per lo più da indigeni “rasta”.

La cucina creola è ottima, semplice e varia. Non stupitevi se vengono utilizzati frutti tropicali come contorno. Ho sperimentato personalmente che l’insalata di mango o il cocco grattugiato condito con aglio, zafferano e limone, siano pietanze realmente prelibate.
Non esistendo particolari precetti religiosi sull’alimentazione non c'è nessun problema ad approvigionarsi di carni di maiale e di manzo (oltre all’onnipresente pollo) anche se, ovviamente, è il pesce l’incontrastato sovrano delle tavole creole!
Il principale sistema di cottura è costituito dalla griglia, un barbeque alimentato da gusci di noce di cocco (la copra) come combustibile.
Vengono adoperate le spezie, principalmente lo zafferano, in gran quantità ma sempre senza eccedere come invece spesso capita nei paesi arabi..

…A proposito…

…La religione dominante è quella cattolica (92%) la restante quota è spartita tra protestanti, musulmani e indù…
…La mia osservazione a riguardo, lungi dal voler essere provocatoria, è la seguente: dopo numerose esperienze avute in paesi islamici, anche moderati e dopo aver confrontato le mie impressioni con quelle scaturite dalla visita di questa nazione africana per la maggior parte cattolica, ho maturato la convinzione che, laddove non esiste una rilevante presenza islamica, la vita trascorre in modo più organizzato, pacifico e civile.
Alle Seychelles, guardando la pulizia dei luoghi, la luce negli occhi degli indigeni, il loro modo di vivere, questo mio pensiero ha preso forma e si è rafforzato giorno dopo giorno!

Concludo questo scritto con un ulteriore “dritta”…Se siete interessati o avete già pianificato una vacanza in quei luoghi procuratevi la guida intitolata “Seychelles” edita dalla Lonely Planet; si rivelerà uno strumento fondamentale per molte situazioni che vorrete o dovrete affrontare rendendo il vostro soggiorno ancora più piacevole di quanto già potenzialmente non possa essere in quei luoghi magnifici ed incontaminati!

AIR SEYCHELLES: Piccola compagnia di grande qualità


Air Seychelles é una piccola compagnia nata nel 1978 per soddisfare esclusivamente le esigenze di collegamento tra le isole a favore dei propri abitanti ma, dalla metà degli anni 80 ed in conseguenza del boom turistico, ha iniziato a rivolgere i propri servizi anche all’esterno del suo territorio in modo ben organizzato, dotandosi di nuovi aeroplani ed offrendo un servizio a bordo (e a terra) di ottima qualità.

La flotta è decisamente ridotta: otto aerei dei quali solo un paio destinati ai viaggi intercontinentali, gli altri sono apparecchi ad elica che fanno la spola tra le varie isole.
Le destinazioni coperte sono solo quindici in tutto il mondo (per l’Italia l’unico scalo previsto è quello di Roma) ma vi posso garantire, nonostante le piccole dimensioni dell’azienda, che con Air Seychelles si viaggia bene. Anzi benissimo.

Ho volato da Roma a Mahè Island su di un Boeing 767-300ER (240 posti) in classe economica ma, detto francamente, non ho mai rimpianto, durante le otto ore del trasferimento, la business class.
La spazio tra le file era sufficientemente ampio, la possibilità di stendere le gambe garantita.
Il personale di bordo, cortese e disponibile, parlava oltre a creolo, inglese e francese, pure l’italiano.
Il pilota pure.

Sono stato coccolato: aperitivo, cena, auricolari, calzini, maschera per gli occhi, sono stati trasmessi due films, ho potuto scegliere tra otto canali musicali.
Durante i pasti si poteva ordinare birra o vino senza nessun costo aggiunto. Le posate erano in acciaio.

Questo fatto delle posate, oltre a farmi piacere dal punto di vista ristorativo, ha innescato una mia piccola osservazione: non ho capito che senso abbiano avuto tutti i controlli a terra, compreso il sequestro di forbicine ed oggetti di metallo potenzialmente pericolosi, quando poi a bordo sono stati distribuiti coltelli d’acciaio seghettati e forchette appuntite…
Probabilmente alle Seychelles non si pongono grossi problemi da terrorismo e questo fatto, unitamente ai sorrisi delle hostess ed alla loro indiscutibile avvenenza, ha contribuito a rendere il mio volo piacevolissimo

Arrivato a Mahè ho cambiato aeroplano e, dopo la consegna della carta d’imbarco avvenuta con una procedura più simile a quelle adottate nei luna park, sono salito per la prima volta su un bimotore ad elica.
Certo, un po’ di strizza l’ho avuta, ma per un volo da quindici minuti non potevo mica pretendere un grande aereo. Fatto sta che anche quella tratta l’ho fatta senza nessun problema e a ripensarci oggi, ricordo con piacere quello strano sistema per cui ti sono consegnati, al momento del check-in, dei gettoni di plastica in tre colori differenti e che il tuo imbarco viene chiamato sulla base del colore del gettone.

Anche gli aeroporti indigeni, sostanzialmente costruiti e gestiti da Air Seychelles, sono stati una piacevole esperienza: li ho trovati caratteristici, puliti e ben organizzati.
Unica nota meno positiva: le addette al check-in un po’ troppo lente ma laggiù la vita ha dei ritmi così poco frenetici e stressanti che non mi sembra il caso di farne una tragedia.

Concludendo potrei sostenere che ho molto apprezzato questa compagnia aerea, i servizi prestati si sono rivelati d’elevato livello qualitativo e, generalizzando, credo che soddisfino appieno le attese di chiunque riesca a realizzare il sogno di un viaggio alle Seychelles.

giovedì 24 aprile 2008

NAXOS: la capitale cicladica


Da tre anni prediligo la Grecia per le vacanze estive.
Come d'abitudine io programmo accuratamente il viaggio (con un discreto margine d'anticipo), finalizzo le prenotazioni autonomamente e sfrutto, ove possibile, le possibilità di risparmio proposte dal web.
Questa volta sono restato nella nazione ellenica per diciotto giorni ed ho visitato due località affascinanti: Naxos e Samos.

La mia opinione racconterà quei dieci giorni dedicati alla scoperta di Naxos e, nelle prossime righe, spiegherà la mia esperienza. Cercherò di lasciare delle indicazioni (spero utili) per chi sarà tentato di visitare quest'isola seducente, selvaggia ed ospitale, punteggiata da paesini immersi in un territorio brullo e, soprattutto, circondata da un incontaminato mare cristallino.
Raccomanderò (o sconsiglierò) alcune località e/o strutture senza la pretesa d'essere infallibile; ma prometto che ogni segnalazione deriverà della mia esperienza colà vissuta.

Per evitare fraintendimenti chiarisco quelli che sono stati i miei obiettivi vacanzieri:

• "Location" vivace ma senza ressa
• Alloggio in "bed & breakfast" in struttura con buoni standard e situato in zona strategica per litorali ed eventuali escursioni.
• Spiagge incantevoli, ancor meglio se attrezzate e preferibilmente ad indirizzo nudista
• Possibilità di godere dell'amata cucina tipica greca.

Sono particolarmente orgoglioso di essere riuscito a centrare ogni scopo prefissomi ed è anche per questo che ben volentieri metto a vostra disposizione le mie esperienze.

LA PRIMA IMPRESSIONE

Naxos è considerata la "capitale" delle isole Cicladi soprattutto perché è quella con la maggior estensione territoriale (430 km 2).
È raggiungibile volando sino ad Atene per poi prendere un traghetto veloce che, in circa quattro ore di navigazione, approderà al porto principale.


Appena sbarcati si resta immediatamente colpiti da tre posti: la Portara, il Kastro e l'affascinante lungomare.
La "Portara" è un'enorme struttura situata alla sinistra del porto costituita da giganteschi blocchi di granito e collocata in cima ad un isolotto ad ovest del molo. Nelle intenzioni degli antichi architetti avrebbe dovuto essere l'ingresso del "nuovo" Tempio di Apollo, una grandiosa costruzione rimasta purtroppo incompiuta.
Il "Kastro" è invece un castello a pianta pentagonale individuabile sul lato est, fu costruito nel 1200 d.C a difesa della cittadella per opera dei veneziani che, a quel tempo, dominarono l'isola. Questo castello sovrasta e circonda alcune abitazioni ed offre al turista, soprattutto di notte, un colpo d'occhio molto emozionante.
Il lungo mare invece, per quanto sprovvisto di velleità storiche e culturali, è pittoresco, affollato e vivace, con centinaia di taverne, caffè e bar che lo hanno reso il centro pulsante della mondanità estiva.

ALLOGGIARE

Naxos è molto vasta e le tipologie d'alloggio sono molteplici.
Per quanto il capoluogo offra ogni tipo d'opportunità (dall'hotel lussuoso fino agli "studios" più spartani), sceglierlo come base implica rinunciare alla rilassante atmosfera greca.
La città principale purtroppo, pur possedendo un innegabile fascino, in agosto è davvero troppo caotica…
Ci sono però altre località sparse per l'isola. Alcune sono logisticamente scomode per servizi e strutture (per esempio la zona di Mikri Vigla), altre sono semplicemente bruttine (Apollonas), però n'esistono alcune veramente graziose.
Secondo me il luogo più appetibile per una vacanza di buon livello, è AGIOS PROKOPIOS.

Agios Prokopios è una frazione del capoluogo (distante circa 10 Km) che, per quanto sviluppatasi di recente, è abbastanza pittoresca.
Le costruzioni bianche con serramenti azzurri (lo stile tipicamente cicladico) sono cinte da rigogliosi giardini multicolori e sorgono nei pressi della spiaggia di sabbia bianca che, a mio parere, è una delle più belle presenti sull'isola.
Sulla piazzetta principale che, onestamente, somiglia di più ad un incrocio di paese, si affacciano una ventina tra taverne, negozietti e bar.
Non è molto mondana ma, lo stesso, è dotata di tutto ciò che serve: alimentari, farmacia, benzinaio, banca ecc...

La mia scelta residenziale è caduta, dopo alcune ricerche in rete, sull'HOTEL AGIOS PROKOPIOS (prokopis.com).

Rintracciato grazie ad una segnalazione trovata in un newsgroup dedicato ai viaggi, si è rivelato una scelta vincente.
È collocato in una zona assolutamente tranquilla posta a soli quindici metri dalla bellissima spiaggia.
La costruzione, d'aspetto gradevolissimo, è circondata da un ampio giardino sul quale si affacciano tutte le camere e gli studios (ampi e molto puliti, dotati di aria condizionata, terrazzo, frigorifero, tv color, asciugacapelli, stendibiancheria e cassaforte).
Il cliente può decidere se usufruire del servizio di prima colazione (buffet) mentre non è previsto il servizio ristrorante.
L'hotel possiede anche una piscina (con idromassaggio) circondata da lettini ed ombrelloni e, a completamento dell'offerta, sono resi gratuitamente disponibili agli ospiti pure gli ombrelloni da spiaggia, i giochi per i bambini, i materassini e qualche libro.

Il merito della realizzazione di tale struttura va ai due giovani gestori: Vaggelis ed Effie ed al loro spirito d'intraprendenza.
Simpatia, calore, competenza e disponibilità verso i clienti, contribuiscono significativamente a rendere piacevole la permanenza presso il loro hotel.
Vaggelis è pirotecnico: sempre indaffarato e sorridente sarà probabilmente la prima persona che incontrerete subito dopo lo sbarco (cura personalmente il transfer dal porto all'hotel).
Di seguito conoscerete Effie, la sua graziosa e sorridente compagna, che vi accoglierà e, dopo aver sbrigato la burocrazia del check-in, vi segnalerà tutti i punti d'interesse dell'isola e spiegherà i numerosi servizi dell'hotel.

La prenotazione all'hotel Agios Prokopios avviene in modo diretto e non occorre inviare caparra; è sufficiente comunicare il proprio numero di carta di credito per aver conferma della riserva.
I contatti sono semplici ed immediati: si può comunicare via mail, telefono, fax e... Skipe!
Molte informazioni sono già contenute e documentate nel sito dal quale si possono visionare alcuni filmati che documentano quanto offerto.
Trascorrere una vacanza in questa struttura regala perciò anche l'occasione di conoscere due nuovi amici oltre che a ricevere un buon trattamento.
… Un po' come succedeva tanti anni fa negli hotel della nostra riviera adriatica però, mentre a Rimini il mare fa schifo, a Naxos pare d'esser ai Carabi!


A PROPOSITO DI SPIAGGE E MARE

Il litorale di Naxos è certamente esteso però, per via delle forti correnti presenti, non è integralmente balenabile. Ad ogni modo esistono almeno una decina di spiagge d'abbacinante bellezza.
Io ho particolarmente apprezzato (oltre alla già citata Agios Prokopios) Agios Anna, Aliko, Kastraki e Plaka.

AGIOS ANNA
È splendida (e per la maggior parte nudista)!
Il mare cristallino costeggia un lungo litorale di sabbia chiara sul qual prendere il sole. Più ci si sposta verso la parte destra, ovvero verso una bellissima chiesetta ortodossa, più il costume diventa facoltativo. Alle spalle di questa magnifica spiaggia, molto famosa tra gli hippies degli anni settanta, c'è la Taverna Paradiso, probabilmente uno dei migliori ed economici punti di ristoro presenti su tutta l'isola.
PLAKA
È una lunghissima lingua di sabbia bianca e fine, idealmente è la prosecuzione sud d'Agios Anna e come quest'ultima offre un incantevole paesaggio marino. È per l'80% attrezzata e tra uno stabilimento balneare e l'altro, ci sono zone libere (anche di stare senza costume).
ALIKO
È piuttosto distante dai paesi principali, ma offre degli scenari esaltanti.
Sostanzialmente consiste in un insieme di piccole calette inframmezzate da piccole collinette di macchia mediterranea. Il mare è spettacolare.
Unica nota stonata: la presenza di un obbrobrio in cemento; un abbozzo di hotel "abusivo" la cui costruzione è stata fortunatamente bloccata ma ahimè non ancora demolita.
KASTRAKI.
Stupenda! Il mare che la bagna possiede colorazioni quasi tropicali e la sabbia è bianchissima…
Purtroppo però in agosto è particolarmente bersagliata dal Meltemi (il forte vento greco) ed io non sono riuscito a rimanerci per più di un paio d'ore…


LE ESCURSIONI

L'isola è molto estesa e per esplorarla, nonostante esista un servizio di pullmans che garantisce i collegamenti, diventa consigliabile usare un mezzo proprio (anche a noleggio).
Personalmente scoraggio l'uso del motorino giacché le distanze tra i vari luoghi sono abbastanza importanti.
Onestamente vorrei anche ricordare che, tutto sommato, i paesi disseminati sull'isola non sono poi così affascinanti… Cielo, non che siano oggettivamente brutti, ma io li ho semplicemente trovati deludenti, fatta eccezione per Halki, Aphirantos e Apollonas.

Halki possiede due interessanti mete per il turista: l'antica e magnificamente conservata chiesa bizantina (situata in mezzo ad una radura raggiungibile esclusivamente a piedi percorrendo alcuni sentieri in mezzo ad uliveti) e la distilleria della famiglia Vallindras ove ancor oggi si distilla il Kitron: un piacevolissimo liquore ricavato dalle foglie del cedro.

Aphiranthos è una località arroccata in una zona semi-montana caratterizzata da bellissime, seppur ripide, scalinate in granito.
L'atmosfera del luogo è molto genuina ed illude il visitatore dando l'impressione di un paese in cui il tempo si sia fermato.
Gli indigeni sono tutti piuttosto anziani ed il più delle volte abbigliati secondo la tradizione greca.
Tutto questo conferisce un'atmosfera molto particolare ed interessante.

Apollonas sarebbe (il condizionale è d'obbligo) la seconda città dell'isola dedita al turismo ma, in realtà, delude un bel pò. Due spiagge contigue di sabbia e ciottoli più un piccolo molo posti ai piedi di un paese esteso ma piuttosto anonimo.
Logisticamente parlando è posta a circa quaranta chilometri dal capoluogo ma la strada che la collega è tortuosa, in alcuni tratti impervia.
A mio giudizio sarebbe un grave errore prenotare un soggiorno ad Apollonas, giacché tale scelta impedirebbe di godere delle vere bellezze di Naxos.


IL CIBO

Nella mia oramai pluriennale esperienza come turista amante della cucina ellenica posso assicurare che probabilmente Naxos è l'isola in cui si mangia meglio. È ovvio, il rischio di "toppare" è sempre presente tra le centinaia di taverne e ristoranti ma in linea di massima si mangia ottimamente e si spende poco.
Sono due i ristoranti che caldamente suggerisco: La Taverna Paradiso ed il ristorante Lucullus.

La Taverna Paradiso si trova alle spalle della già citata Agios Anna (è in sostanza sulla spiaggia) ed ha come punto di forza la preparazione di pesce fresco pescato in giornata. Il personale è molto cordiale e la conduzione casalinga. Appena entrati si viene invitati a visitare le cucine per visionare i piatti del giorno.
Moltissime sono le loro specialità tipiche (ovviamente) ma sono anche in grado di servire spaghetti con crostacei degni della miglior tradizione italiana.
I prezzi sono certamente abbordabili e mediamente per una cena a base di pesce (dall'antipasto al dolce) innaffiata dal vinello prodotto sull'isola (molto buono e per nulla retsinato) si paga circa 28 euro.

Il ristorante Lucullus invece è situato all'interno delle mura del castello (Kastro). Si tratta di un locale molto particolare: ha ridotte dimensioni e possiede tavolini minuscoli ma, in compenso, i piatti sono molto curati ed anche reinventati.
È forse l'unico ristorante greco presente sull'isola in cui le pietanze subiscono la creatività dello chef.
La qualità è ottima ed i prezzi ragionevolmente bassi.
Sicuramente da segnalare il "formaggio della nonna": una sorta di caprino di produzione propria servito insieme allo tzatziki, una vera specialità!

CONCLUDENDO

Visitare le isole Cicladi sarebbe doveroso perché, in un certo senso, restituiscono al turista quell'idea un po' stereotipata di casette bianche e azzurre e sirtaki… Però secondo la mia esperienza quel gruppo d'isole nasconde anche delle "insidie" oculatamente da evitare…
Mi spiego meglio semplificando: la più famosa Ciclade, come molti sapranno, è Mykonos.
Mykonos seppur molto bella è, il più delle volte, incasinata all'estremo, mondana, trasgressiva e soprattutto molto, molto cara!
È lecito dunque domandarsi quanto sia effettivamente "greca" ed apprezzabile secondo l'accezione del termine...

Naxos è invece più tranquilla e genuina. Non è un'isola esente da difetti e considerando tutti parametri in precedenza analizzati non è nemmeno particolarmente a buon mercato (il cibo conviene ma gli alloggi non costan poco)… Però possiede un fascino particolare che la permea costantemente. A me è piaciuta tanto e probabilmente in futuro tornerò a visitarla, magari restando pochi giorni, usandola come base di partenza verso altre isole meravigliose che generosamente il mar Egeo svela a chi ha la pazienza e perseveranza di navigare le sue acque.

Da vedere.... E rivedere!

mercoledì 23 aprile 2008

SKOPELOS: LA DIVINA


Le vacanze si avvicinano, potrebbe essere utile raccontare anche la mia esperienza vissuta a Skopelos.

Io penso che Skopelos sia il luogo dove il compromesso tra bellezza paesaggistica e "mondanità vacanziera" assicuri al meglio la possibilità di crogiolarsi in spiagge incantevoli e godere d'affascinanti panorami, senza rinunciare alla vita notturna (per quanto non estrema) delle taverne e dei disco-pubs.
Un territorio piuttosto vasto, dotato di strade e viottoli in buone condizioni, in un ambiente paesaggistico generoso e profumatissimo.

Ai piedi d'estese zone ricche d'ulivi e pini, coesistono ampie aree in cui protagonista è la macchia mediterranea e, naturalmente le tante spiagge, pulite e per la maggior parte ben attrezzate, su cui trascorrere ore piacevolissime.
Il mare è spettacolare, i suoi colori vividi e mutevoli a seconda delle maree e dei litorali (prevalgono i ciottoli, ma esistono anche spiagge di sabbia); la brezza marina è costantemente presente,indispensabile compagna per chi cerca sollievo durante l'esposizione solare.

Il paese è molto tipico, alle spalle del lungomare si arrampicano, in perfetto stile ellenico, molteplici viuzze conducenti agli alberghi, alle abitazioni e naturalmente alle chiese.
Particolarità di Skopelos sono le coltivazioni di prugne e mandorli e la naturale conseguenza di ciò si nota nei ristoranti dove facilmente si possono ordinare delle pietanze contenenti quei frutti.


COME ARRIVARE A SKOPELOS

Ovviamente essendo un'isola…Ci si va via mare! Il trasporto marittimo è ben organizzato ed il porto (peraltro molto carino) è costantemente trafficato da imbarcazioni di varia stazza…
Personalmente consiglio di volare sino a Skiathos e da lì utilizzare il traghetto veloce che vi porterà a destinazione dopo cinquanta minuti di navigazione.
Sconsiglio d'andarci con l'automobile, seppur la rete stradale sia quasi perfetta, giacché è i mezzi di trasporto pubblico (autobus e taxi) sono efficienti ed economici; va in ogni caso segnalato che "muoversi" è assolutamente necessario per raggiungere le innumerevoli spiagge, mentre il resto della "vita" si concentra nella zona del porto principale.

Il motorino è il mezzo di locomozione più funzionale (e divertente) nonostante il fatto che, durante l'alta stagione, non sia sempre facile trovarne d'immediatamente disponibili al noleggio.
Attenzione! Per cilindrate fino a 50cc. Non ci sono particolari vincoli, ma per potenze superiori è obbligatorio essere titolari della patente specifica per motocicli; quella per autovetture non è riconosciuta valida.

Sicuramente, una volta in sella al "motorello" ed abbandonato il porto principale, percorrere strade semideserte, sotto il sole e con l'aria densa dei profumi dell'isola sarà un'esperienza molto inebriante.

VITTO E ALLOGGIO

Trovare "dove dormire" a Skopelos non è un problema; decine sono gli alberghi e centinaia le stanze in affitto a disposizione dei turisti.
Non è neppure necessario impegnarsi a fondo nella ricerca di una sistemazione: appena sbarcati sarete approcciati dai proprietari delle strutture al momento libere ed in capo a pochi minuti sarete pronti per la spiaggia…

… E se alloggiare è facile…. Nutrirsi lo è ancor di più!

Partiamo dal presupposto che il popolo greco, mangia in continuazione, a qualsiasi ora del giorno e della notte e consideriamo la natura generosa presente in tale località senza dimenticare il business legato al turismo.
L'insieme di questi aspetti ha fatto sì che a Skopelos ci siano negozi alimentari ad ogni angolo e taverne ovunque: nelle stradine interne, sulle spiagge, nelle caratteristiche piazzette…
La varietà dei cibi proposti ha molte somiglianze con quanto proposto un po' ovunque in Grecia ma, come già detto prima, grazie alle coltivazioni di prugne e mandorle tipiche del territorio, spesso i menu propongono particolari prelibatezze a base di tali ingredienti.
La spesa per una cena "normale" è mediamente di circa 15 euro a persona.

LE SPIAGGE

Penso che Skopelos sia, tra le Sporadi, l'isola con i paesaggi più incantevoli.
Le spiagge, per la maggior parte di ciottoli, sono bellissime, mai troppo affollate e molto ben attrezzate.
Il mare è pulitissimo ed i fondali ricchi di fauna.
Luoghi come Milià, Stafilos, Glisteri, Panormos, Limnonari (l'unica di sola sabbia) e Velanio entreranno nel cuore d'ogni bagnante e sottolineo che questi elencati sono solo alcuni nomi scelti tra le tante possibilità…

Io a Skopelos ho avuto la mia prima esperienza nudista…

…La splendida spiaggia di Velanio ha una caratteristica interessante: provate ad immaginare un piccolo promontorio ai piedi del quale, sui lati opposti, sono presenti due spiagge collegate da un brevissimo sentiero interno ad un bosco; la spiaggia principale (la prima) è molto carina seppur affollata…
…Attraversando il sentiero si arriva invece ad un'altra spiaggia, grande e molto più bella, divisa in due zone: una "tessile" ed una nudista.

Normalmente il sottoscritto in spiaggia s'annoia a morte anche perché la "moglie migliore del mondo" è capace di restare, muta ed immobile, per ore ed ore sotto il sole…
…Decisi perciò di approfittare dell'occasione per esplorare, prima volta in vita mia, la zona "osé" della spiaggia...
… Partii attrezzato da tipico maniaco sessuale italiano: costumone alzato alle ascelle, occhialoni da sole "tattici", atteggiamento finto-indifferente ed iniziai a passeggiare….
…Per prima cosa fui colpito dai tanti "volatili", ma fortunatamente, dopo una ventina di metri, iniziai ad incontrare anche qualche "passera di mare".

Durante il tragitto non nego di essermi sentito un pò in imbarazzo (psicologicamente intendo), mi sentivo abbastanza un porcello, col mio costumotto, le lenti scure e gli occhietti che finivano "sulla nuca" ogni qual volta incontravo una donna nuda…
Fu così che dopo dieci minuti di passeggiata tornai al mio ombrellone "tessile" per raccontare, con aria fintamente indifferente, le mie impressioni alla "dolce metà" la quale, dopo un paio d'ore mi chiese di tornare con lei tra i nudisti…

Quando tornammo… cambiò tutto!

Una volta arrivati decidemmo di "levarci il costume" e di fare il bagno in mare "biotti":
Fu una sensazione "fresca" e molto appagante, nessun bagnante naturista notava la nostra nudità e tutto era vissuto in modo molto naturale, e bello.

Gli "schifosi" semmai erano quelli che passeggiavano, come avevo fatto io durante la mattinata, col costume e gli occhialoni…
.Fu spassoso trovarsi nudi, giovani e piacenti, appoggiati ad un piccolo scoglio e guardare con aria di sfida nelle lenti fumigate dei "ben pensanti", attendere che il loro sguardo si abbassasse, e tornare a tuffarsi, nudi e liberi, nell'incontaminato mar Egeo!

Un'esperienza che davvero vorrei consigliare, a chiunque!

LA VITA NOTTURNA

Pur non raggiungendo, fortunatamente mi sia consentito dire, il caos d'altre isole elleniche come Santorini, Mikonos e la vicinissima Skiathos… Skopelos è tutt'altro che un posto noioso!
Sicuramente i momenti mondani più intensi si vivono nei ristoranti e nei bar situati nel porto principale ma, lo stesso, nell'entroterra e nella zona portuale più distante dal "paese vecchio" sono presenti decine di Disco pubs, qualche discoteca tradizionale, un paio d'internet caffè e moltissimi negozietti.
Di gioventù ce n'è tanta, prevalentemente greca, e ritengo anche che possa essere un buon posto per "cuccare".
La musica proposta non si differenzia tra i vari locali e come spesso capita nei luoghi di villeggiatura non è nulla di che, i soliti pezzi molto commerciali (unz…unz…) che dovrebbero accontentare tutti ma certamente non le orecchie un pochino più esigenti…
La "vita" inizia intorno all'una di notte e si protrae sino alle prime luci dell'alba, ma rimane il fatto che, fortunatamente, Skopelos possiede caratteristiche ben più "elevate" che la banale mondanità.

Termino quest'opinione assicurando che, delle tre isole Sporadi visitate, Skopelos è quella che più mi è rimasta nel cuore ed è perciò quella che più consiglio a chi voglia avere un'esperienza "greca" in grado di appagare al meglio tutte le esigenze vacanziere di chiunque.

ALONISSOS: LA SELVAGGIA



Estate 2005.

Ho dedicato la villeggiatura all'esplorazione delle Sporadi, un gruppo d'isole greche poste nel mar Egeo settentrionale.
Grazie alla formula "Island Jumping" scelta al momento della prenotazione, ho soggiornato per almeno quattro giorni in ognuna delle tre isole principali: Alonissos, Skopelos e Skiathos. Un'esperienza buona sotto molteplici aspetti poiché queste tre località, non molto distanti tra loro, presentano peculiarità in grado di soddisfare le esigenze di molti.

Questa mia opinione parla d'Alonissos.

Isola situata a nord di Skiathos, raggiungibile dopo circa novanta minuti di navigazione col traghetto veloce, è caratterizzata da una natura rigogliosa ed incontaminata ed è l'ideale per chi cerca tranquillità, riposo e, ovviamente, un bel mare.
L'estremità settentrionale dell'isola è dichiarata parco marino e, fortunatamente, le politiche ambientaliste di tutela del parco hanno avuto e tuttora possiedono, la precedenza sui ogni possibile interesse speculativo a fini turistici.
E' per questa ragione che Alonissos si è "aperta" ai visitatori di tutto il mondo solo da pochi anni, ed è per questo che trattasi di località dalla quale non aspettarsi grandi mondanità…
Il porto e la maggior parte delle strutture ricettive e ricreative si trovano a sud, nella località di Pattitiri.
Gli alberghi, le semplici stanze in affitto, le pensioni ed i resorts, per quanto numerosi e ben tenuti, sono di livello alquanto modesto.
Le numerose spiagge, belle ma non eclatanti, sono prevalentemente di ciottoli e, peraltro, poste a distanze difficilmente raggiungibili a piedi.

La tranquillità regna sovrana nei due centri abitati principali: Pattittiri e la "Chora".
Tranquillità però non significa desolazione: di sera c'è movimento, soprattutto intorno ai numerosi ristoranti; quel che manca (per fortuna N.d.R.) è il caos da discoteca o da "aperitivo con la bella gente".

Ad Alonissos si vive "sbragati", senza "menate" da look o da locale alla moda: durante il giorno si sta al mare, la sera un giretto al porto, una bella mangiata e poi a nanna…
Al mattino però si viene svegliati dal canto del gallo, e durante tutto il soggiorno si respira aria salubre e profumatissima, inoltre va tenuta in considerazione l'emozione di girare col motorino su strade a "traffico zero" godendo dei magnifici panorami!

Credo a questo punto doveroso dare qualche "dritta" basata sulla mia esperienza, sperando di aiutare il lettore che magari sta per prenotare qualche giorno di vacanza nella più selvaggia isola abitata delle Sporadi.

GUIDA TURISTICA
Assolutamente non necessaria, al limite trovatene una in prestito da qualche amico, ma non spendete soldi (come ho fatto io) inutilmente. La totalità delle pubblicazioni che parlano di Sporadi sono costose e con informazioni scarse o addirittura insufficienti.
Io acquistai la "Lonely Planet";su duecentocinquanta pagine, solo tre sono quelle dedicate ad Alonissos…

MEZZI DI TRASPORTO.
Tutta l'isola è disseminata di negozi nei quali è possibile noleggiare biciclette, motorini ed automobili.
Il mezzo ideale per muoversi è certamente il motorino: costa circa quindici euro al giorno in alta stagione e la tariffa diventa trattabile a seconda della durata del nolo.
Nell'isola non c'è nessuna pressione da parte della polizia locale perciò, laggiù, un noleggio "non si nega proprio a nessuno" nonostante i nuovi limiti imposti dalla Legge Europea.

SISTEMAZIONE
Tutto sommato potreste pure fare a meno dei Tour Operator italiani, una volta arrivati al porto d'Alonissos, cercate l'agenzia "Wanda Travel" l'unica gestita da un'italiana carina, gentile, disponibile e molto preparata. Inutile sottolineare che facendo cosi si risprmiano dei bei soldini senza intaccare la qualità del servizio.

SPIAGGE
Come ho già scritto; di posti dove sdraiarsi a prender il sole e fare un po' di bagni ne esistono in abbondanza, ma ricordate questo: 1) tutte le spiagge sono distanti almeno 8-10 Km dai principali centri abitati 2) i sentieri d'accesso sono impossibili per le automobili e non sono sempre facili per i "motorelli" 3 ) Non tutte le spiagge sono attrezzate, quindi munitevi di sufficienti scorte d'acqua e dell'ombrellone (il sole picchia forte!)… La spiagge più belle si chiamano AG Dimitros e Kokkinokastro..

ESCURSIONI
Datemi retta, evitate il trappolone per turisti! Ogni giorno da Pattittiri salpano due galeoni che per circa quaranta euro portano i turisti all'interno del parco marino, illudendoli di incontrar foche monache e delfini…In realtà la giornata trascorre noiosa sulla barca ad eccezione di un paio di soste balneari in zone "senza infamia e senza lode". sperare di incontare la fauna marina rimanee un miraggio; delfini e foche si tengono ben lomtani dagli uomini, soprattutto d'estate.

PRANZI E CENE
Mangiare ad Alonissos è una bella esperienza, decine e decine di taverne sono presenti in ogni dove.
I menù si assomigliano moltissimo ed anche i prezzi. Mediamente si cena, bevande comprese, con soli quindici euro a testa.
Naturalmente la qualità del cibo può variare anche in modo sostanziale ma non ho trovato nessun locale in cui ho mangiato male.
Buono il pesce, ancor più buona la carne, soprattutto quell'ovina.
Il ristorante più "alla moda" si trova nella Chora e si chiama "Astrofeghia" mentre quello che mi sento di consigliare si trova proprio dal latto opposto... Non mi ricordo il nome, ma in ogni modo è facilmente riconoscibile giacché sorge su una piccola collinetta (panorama spettacolare) e con i tavoli posti sotto un pergolato d'uva e piante di fico (inutile ordinar la frutta, si coglie e si mangia direttamente a costo zero).

Terminando devo necessariamente ripetermi: Alonissos è una magnifica località, adattissima al riposo, ideale per il contatto con la natura ma...
...Resta il dubbio se valga la pena trascorrere lunghi periodi sulle sue coste, per esser più chiari: tre,quattro giorni sono la permanenza perfetta; al quinto il rischio orchite è pressochè una certezza......Uomo avvisato…

THASSOS: l'isola verde delle sirene di Ulisse


Agosto 2006. Tempo di vacanze.

Solo tre mesi fa, io e mia moglie ci guardavamo negli occhi e con aria romantica dicevamo: "Senti amore mio….Ma….Ma….Ma dove caaaa…volo andiamo quest'anno in ferie?".
Il solito quesito che affligge molti di noi, quando comincia la bella stagione. La risposta a quella domanda può significare felicità e spensieratezza o, al contrario, noia ed arrabbiature.

Considerando che siamo ancora abbastanza giovani, senza figli e che, dopo un anno di lavoro, desideriamo riposare in luoghi con paesaggi gradevoli e dotati di buone infrastrutture, vivaci ma non troppo affollati e tenendo in considerazione che amiamo la buona cucina…
… Non dimenticando che apprezziamo il mare solo quando pulito e cristallino, con fondali e spiagge affascinanti e aggiungendo che al sottoscritto, dopo un'esperienza molto positiva vissuta l'anno precedente, è venuta la "fissa" di tornare in una spiaggia nudista…
… Alla luce di queste considerazioni, alle quali aggiungerei, l'eventuale gradita disponibilità di luoghi culturali (arte, rovine, musei), abbiamo deciso di tornare in Grecia.

Un dubbio però restava: quale destinazione scegliere per soddisfare nostri desideri?
Sicuramente la nazione ellenica, ha caratteristiche in grado di accontentare le esigenze di molti, ma è essenziale individuare la giusta "location".
Per esempio: amare la tranquillità e prenotare a Mykonos o, al contrario, desiderare la mondanità e scegliere Alonissos, sarebbe il miglior modo per un ritorno in Italia con lunghi strascichi di delusione e malumore.

Qualche mese fa, curiosando in un newsgroup dedicato al turismo, trovai un'indicazione a proposito di un'isola mai sentita prima d'allora: Thassos.
Iniziai perciò a documentarmi in merito e, man mano, mi convinsi che Thassos fosse una località interessante e, soprattutto, confacente alle nostre esigenze vacanziere.
Nei giorni successivi delineai, per la prima volta senza l'ausilio di tour operator, il mio viaggio, scommettendo, con qualche timore, su Thassos e sulla mia capacità organizzativa…
…Per fortuna, non mi sono sbagliato!

Nelle prossime righe troverete informazioni su quest'isola, spero sufficientemente interessanti. Naturalmente, sono a vostra disposizione per soddisfare le eventuali vostre ulteriori curiosità!

UN POCO DI GEOGRAFIA…

Thassos si trova nel mar Egeo, di fronte alla regione macedone, in pratica davanti alla città di Kavala. Ha una superficie di circa 400 Km quadri ed è caratterizzata dalla presenza di montagne, foreste, spiagge e tanto mare!
Il capoluogo, nonché porto principale, si chiama Limenas a cui si aggiungono altre nove piccole località, non solo costiere, sparse sul territorio.
Il periplo dell'isola è di circa 180 km ed è interamente percorso da una strada asfaltata in ottime condizioni. Da questa specie di circonvallazione dipartono altre vie, non sempre in buono stato, verso le località più interne.
Fino a qualche anno fa era conosciuta come "L'isola verde" a causa della massiccia presenza di vegetazione boschiva però, purtroppo, due incendi avvenuti sul finire degli anni ottanta e nei primi anni novanta, hanno ridotto a sola macchia mediterranea gran parte del versante ovest.
Il versante opposto invece possiede una vegetazione rigogliosa e profumatissima.

… E UN POCO DI STORIA
Il mito sostiene che sia l'isola delle sirene raccontata nell'Odissea.
La storia invece insegna che nei secoli Thassos, a causa delle sue tante ricchezze naturali, è stata oggetto di conquista e sfruttamento per molte civiltà.
La posizione strategica, il terreno fertile, l'abbondante presenza di marmo (la cattedrale di S. Sofia d'Istanbul fu costruita utilizzando proprio marmo preveniente da Thassos), un sottosuolo ricco di rame, zinco e soprattutto tanto oro, l'hanno resa preda ambita da Greci, Bizantini, Ottomani…
Nonostante le devastanti ruberie perpetrate da tutti questi popoli (che per lo meno ci hanno lasciato testimonianze interessanti del loro passaggio), Thassos è riuscita a sopravvivere e ultimamente, oltre alla risorsa turistica, è stato scoperto il petrolio al largo delle sue coste!

COME RAGGIUNGERLA…
Nonostante i numerosi collegamenti e la vicinanza alla costa continentale, andare a Thassos, partendo dall'Italia, presenta qualche difficoltà.
Laggiù il turismo italiano è pressoché assente e perciò non esistono voli, nemmeno charter, verso l'aeroporto di Kavala (la città continentale più importante della zona).
Il modo più comodo consiste nel volare sino a Salonicco e da lì noleggiare un'automobile (o un taxi al costo € 130.00) alla volta di Keramoti (40 Km da Kavala e 230 Km da Salonicco), una piccola località portuale da cui imbarcarsi sul ferryboat alla volta dell'isola.
Il vantaggio di usare quel porto è che da lì, trovandosi nel punto meno distante da Thassos (circa 40 minuti di navigazione), parte un traghetto ogni ora.

… E COME TORNARE
Per tornare a Salonicco è più conveniente sfruttare altre possibilità di collegamento con la terra ferma. Personalmente consiglio di usare il traghetto che da Skala Prinos si dirige a Nea Peramos; così facendo si potranno risparmiare, a parità di tempo, circa 100 Km chilometri di "strada greca" che v'assicuro, in fatto di manutenzione e sicurezza, non è certo il massimo!
Purtroppo la frequenza dei traghetti su quella tratta è ridotta; converrà perciò pianificare il miglior tragitto considerando soprattutto l'orario del proprio volo di rientro in Italia.

CONSIGLI PER UNA BUONA PERMANENZA

Considerando la vastità del territorio è difficile pensare di visitare Thassos in modo approfondito disponendo di un'unica base stanziale.
Personalmente ho suddiviso il mio periodo di soggiorno in due parti: per cinque giorni sono rimasto nella zona sud ed altri cinque in quella nord.
Ho dimorato in hotel turistici, con trattamento di Bed & Breakfast, spendendo € 55,00 al giorno (poco più di €25,00 a testa!).
Nel complesso, mi sono trovato molto bene: mare incantevole, clima caldo ma non opprimente, panorami accattivanti e cibo ottimo (ed a buon mercato!).
Dedicavamo le ore diurne alla spiaggia, il tardo pomeriggio alle escursioni, la sera alle taverne e la notte… Alle ciucche!

Durante il periodo meridionale ho soggiornato presso l'hotel ESPERIA di Pefkari e, a tal proposito, mi levo subito il "sassolino dalla scarpa" urlando con tutto il cuore:
"ALLA LARGA DA QUELLA STAMBERGA!"
L' hotel Esperia è stata l'unica nota negativa della nostra villeggiatura: sporco, stanze minuscole e puzzolenti, dotato di sistema fognario mal tenuto, toilette traballante e, ciliegina sulla torta (sì, di merda), personale scortese.
Per cinque giorni abbiamo dormito in questa topaia, con letti piccoli e scomodi, per di più in compagnia degli scarafaggi, ci sono state preparate colazioni scadenti e, al momento di pagare il conto, hanno pure tentato di fregarci… E pensare che, vedendolo sul sito web, sembrava così carino!
A parte questo, però, tutto il resto è stato ampiamente soddisfacente.

Le spiagge più belle di quel litorale sono: Aliki; Psilli Amnos e la stessa Pefkari Beach ma n'esistono moltissime altre, magari non attrezzate, che valgono la pena di una visita.
Aliki è spettacolare: due baie poste una alle spalle dell'altra ma collegate da un sentiero che attraversa un piccolo promontorio boscoso disseminato di resti archeologici (paleocristiani e bizantini) in ottimo stato ed un'antica cava di marmo in disuso ma molto interessante.
Psilli Amnos: ha il solo difetto d'essere un po' caotica, però possiede il bar-taverna con il miglior Dj della zona. Il mare, inutile dirlo, è splendido.
Pefkari beach offre la possibilità di praticare sports acquatici di vario genere (a prezzi ragionevoli), è dotata di numerose taverne ed è incastonata in un bellissimo scenario, l'unica pecca è costituita dai numerosi ricci presenti sul fondale.

E' obbligatoria una visita alla vicina Skala Marion: un piccolo villaggio di pescatori in cui il tempo pare essersi fermato; è il posto ideale da cui osservare il (fantastico) tramonto sul mare per poi cenare in una delle caratteristiche taverne presenti ai lati del minuscolo porto.
La località "sud" più mondana si chiama Potos. E' graziosa e possiede una vivace vita notturna. Peccato che, la baraonda generata dai numerosi discobars ammassati uno accanto all'altro, dopo qualche ora diviene fastidiosa e poco adatta al romanticismo del luogo; tale critica però è certamente legata alla mia età, probabilmente, se avessi vent'anni, non mi sarei posto il problema.
L'entroterra meridionale non è particolarmente affascinate, anche se almeno due posti meritano una visita.
Il monastero femminile dedicato all'Arcangelo Gabriele offre la possibilità di scattare un paio di fotografie memorabili giacché costruito in cima ad un ermo a picco sul mare e di fronte al monte Athos (che è un luogo, vietato alle donne, sacro per gli ortodossi).
L'altro luogo si chiama Theologos, non offre grandi attrattive ma è, come dire, molto "greco" e genuino.
A Theologos tutti i ristoranti sono specializzati nella cottura del capretto allo spiedo (una vera delizia!) e propongono intrattenimenti notturni danzanti a base di Buzuki e Sirtaki (Gasp!).

Giunti nella zona settentrionale siamo rimasti, prima di tutto, colpiti dai tanti boschi: in alcuni tratti sembrava d'essere in Trentino Alto Adige!
La nostra nuova base logistica era Skala Potamia, una simpatica ed affollata cittadina a dieci chilometri dal capoluogo Limenas.
Abbiamo alloggiato all'HOTEL MOURAGIO e ci siamo trovati… Da Dio!

Spendo perciò (più che volentieri) qualche parola a favore di questa struttura che ci ha fatto apprezzare ancor di più il viaggio.
E' un hotel molto grazioso e, soprattutto, pulitissimo.
Le stanze, oltre ad essere spaziose e ben arredate, sono dotate di frigorifero, aria condizionata e televisione.
Nel nostro balcone erano presenti tavolino, sedie, ombrellone ed anche filo e mollette, per poter stendere i panni.
Per quanto sia classificato come "hotel turistico" e non si avvalga né dell'appoggio di tour operators né di un collocamento particolarmente appariscente sul web (sito: mouragio.gr), questa struttura ha il proprio punto di forza nella capacità delle due donne (madre e figlia) che lo gestiscono.
Già durante i primi contatti, avvenuti per e-mail con la signora Georgia, fui colpito dalla velocità e completezza delle informazioni ricevute ed anche dalla solerzia e disponibilità dimostrata giacché ci aiutò a risolvere definitivamente una complicanza nata con la nostra società di noleggio autovetture, mesi prima della nostra partenza.
La colazione era un momento piacevolissima serenità: ogni mattina eravamo accolti da Eleni (la graziosa figlia di Georgia) che, dopo aver annaffiato il prato, ci serviva dei dolcetti e qualche fico "grosso così" oltre ai tradizionali alimenti della colazione continentale.
Era davvero bello godere di quell'ambiente familiare: mentre noi mangiavamo Eleni svolgeva le sue mansioni canticchiando civettuola.
La sua voce, l'arredamento del locale e la bontà del cibo creavano un'atmosfera molto particolare, rilassante e gradevole.

L'hotel Mouragio di Skala Potamia è, a mio giudizio, uno fra i migliori alberghi greci in cui sia stato; è semplice, è economico (€ 50.00 al dì per stanza) e le proprietarie coccolano i loro ospiti con molta attenzione senza tralasciare neanche i più piccoli particolari… Sicuramente ve lo consiglio!

Anche Thassos settentrionale possiede piccoli tesori da scoprire, tra le spiagge segnalo: Makriamnos e Paradise beach.
Makriamnos è adiacente al bosco, è tenuta benissimo ed ha un mare smeraldino, anche se, purtroppo, ha almeno due difetti da considerare: innanzi tutto a causa della sua contiguità con un grandissimo bosco è infestata dalle api; secondariamente, essendo situata all'interno di un villaggio turistico, comporta l'onere per il visitatore occasionale di sborsare: € 4.00 per l'ingresso nel residence, € 7.00 per il noleggio dei lettini ed altri € 8.00 di cauzione!
L'ingresso a pagamento non è un problema, ma le api, invece, lo sono eccome!

Bisogna stare molto attenti a dove si mettono i piedi, succede spesso di calpestare per sbaglio quegli insetti ricevendo in cambio dolorose punture.
A me, in poche ore, è capitato due volte e ancora non mi spiego perché centinaia d'api continuassero a posarsi sul bagnasciuga "trapanando" i poveri bagnanti.

L'altra spiaggia spettacolo si chiama Paradise Beach: è situata di fronte all'isolotto di Kynira, il fondale degrada dolcemente in acque turchesi ed ha una sabbia "tropicale" inoltre, cosa da me molto apprezzata, possiede una zona in cui poter stare completamente nudi.
Dopo la prima esperienza dell'anno scorso a Skopelos, ho voluto riprovare sensazioni naturiste e… Mi è piaciuto un sacco!
Restare nudi sulla spiaggia offre vantaggi pratici ed emozionali: innanzi tutto le zone in cui si pratica il nudismo non sono presidiate da fastidiose famiglie con eserciti di bambini capricciosi e rompiballe al seguito; inoltre prendere il sole e fare il bagno senza niente addosso dà sensazioni di libertà e benessere senza pari; e poi è troppo bello stare a contatto con la natura nelle stesse condizioni in cui la natura ci ha creati.
Fino a due anni fa mai avrei pensato di fare questi pensieri ma, come sempre succede, è l'esperienza diretta a spiegare la verità; e la verità è che nudi si sta meglio sotto ogni punto di vista.

Per quanto riguarda le località non legate a "sabbia ed ombrelloni" raccomando di visitare il capoluogo Limenas e di organizzare almeno un'escursione alla comunità "montana" di Panaghia.
A Limenas troverete mondanità e alcuni spunti culturali. Essendo la città più importante di Thasoss, le infrastrutture non mancano ed in più ci sono molti siti archeologici interessanti, alcuni dei quali in ottimo stato di conservazione (l'anfiteatro ad esempio è ancora in funzione ed accoglie numerose iniziative).
Dal porto salpano le imbarcazioni che, cariche di turisti, circumnavigano l'isola alla volta di luoghi difficilmente raggiungibili via terra.
Tali gite mediamente costano € 35.00 e comprendono il pranzo a bordo ma, tutto sommato, si possono anche evitare (naturalmente a mio giudizio); personalmente ho trovato molto più interessante la possibilità, proposta da alcuni pescatori, di un'uscita a pesca tradizionale contribuendo alle spese di carburante.

A tredici chilometri da Limenas si trova la località Panaghia.
E' troppo carina!
Poche case, tipicamente greche, disposte ai lati dell'unica strada ed una piccola piazza su cui si affacciano qualche taverna e, cosa più importante, una sorgente d'acqua freschissima ed un platano enorme che ha più quattrocento anni!
Cenare lassù è stata una bell'esperienza, mi sono deliziato il palato con del capretto allo spiedo ed ho bevuto dell'ottima Retsina però, almeno ad agosto, ci si scontra con problematiche da affollamento e trovare parcheggio (o un tavolo al ristorante) è impresa ardua.

I PRODOTTI TIPICI

Thassos offre ai buongustai due prodotti degni di nota: il miele e l'olio d'oliva a cui va aggiunta la versione "tipica" dello Tsippouro.

Per chi non lo sa, lo Tsippouro è una specie di grappa tipica greca che, nella sua ricetta tradizionale, non si discosta molto da quell'italiana. Nella zona di Thassos invece tale liquore viene leggermente aromatizzato con anice o mestica. Il risultato finale è un distillato molto forte (45° vol.) che se consumato con aggiunta di ghiaccio diventa particolarmente gradevole al palato e al cervello…
Il sapore non si discosta molto da quello dell'Ouzo anche se molto più deciso (e con effetti più dirompenti).

Il miele è acquistabile nei negozi, nei supermercati ma soprattutto per le strade. Sono moltissimi i contadini che dispongono i barattoli su banchi improvvisati ai lati della strada e vendono il miele di propria produzione ed altri prodotti tipici, generalmente dolciumi, tra cui segnalo gli ottimi fichi conservati nello sciroppo e le mandorle conservate nel miele.

L'olio infine è davvero eccezionale; ha un gusto delicato (nulla a che vedere con gli extra vergini nostrani) e si sposa in modo divino con le pietanze ma soprattutto con il pane.

CONCLUSIONI

Siamo dunque giunti al termine di questo piccolo reportage. Mi scuso per l'eccessiva lunghezza, però trovo sia stato doveroso raccontare le mie impressioni sull'isola.
Ritengo, naturalmente nel mio piccolo, d'aver riempito qualche zona d'ombra nei confronti di una località che è dedita da decenni al turismo e che stranamente non ha mai suscitato l'interesse, lasciatemi dire fortunatamente, dei nostri tour operators e delle masse.
La vacanza a Thassos lascia dei bei ricordi, delle piacevoli sensazioni "d'insieme". Credo che ciò sia dovuto anche all'atmosfera tipicamente greca, alla semplicità ed al calore degli abitanti, alla buona tavola e naturalmente allo scorrere del tempo con sole onnipresente, mare incantevole ed aria profumata di mirto ed olivo.

Nostalgia canaglia, cantava qualcuno.